La diosmina appartiene alla classe dei bioflavonoidi (o flavonoidi), dei pigmenti ampiamente diffusi nel mondo vegetale.
Assunta per via orale, la diosmina è processata dalla flora batterica intestinale, convertita in diosmetina e assorbita dalle cellule intestinali.
Dopo essere entrata nel circolo ematico, verrà poi metabolizzata a livello epatico; presenta una lunga emivita di eliminazione plasmatica, che varia da 26 a 43 ore. I suoi metaboliti vengono infine smaltiti per via urinaria.
In natura, la diosmina è contenuta principalmente nei frutti delle piante del genere Citrus, ovvero in pompelmi, arance, mandarini e limoni.
COME AGISCE SUL MIGLIORAMENTO DELLA CIRCOLAZIONE
Sensazioni di gonfiore, pesantezza e dolore agli arti inferiori sono molto diffusi, principalmente tra le donne. Sintomi che generalmente si aggravano quando si passa molto tempo in piedi e/o nelle giornate più calde.
Tra le cause di questi disturbi si trovano un inefficiente tono dei vasi e una ridotta funzionalità delle valvole, che portano a un aumento della pressione e all’adesione di cellule pro infiammatorie. L’infiammazione e il ristagno dei liquidi portano a un aumento delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) e quindi a un peggioramento della condizione, in un circolo vizioso. Questa, è una delle principali cause dello sviluppo della cellulite.
I meccanismi di azione della diosmina su circolazione e microcircolo sono molteplici.
Alla base della sua efficacia vi è la sua attività antiossidante: spazza via i radicali liberi, limitando i danni cellulari.
La diosmina agisce anche direttamente come antiinfiammatorio, impedendo l’azione delle cellule pro infiammatorie.
Inoltre, interviene a fianco della noradrenalina, un ormone che ha tra le sue funzioni il sostegno dell’elasticità dei vasi e del ritorno venoso.
La diosmina è dunque capace di ridurre l’infiammazione, migliorare il tono venoso, ridurre il ristagno dei liquidi e migliorare la permeabilità dei vasi sanguigni ed è per questo definita sostanza flebotropica.
Infine, numerosi studi dimostrano come l’assunzione giornaliera di diosmina può ridurre l’intensità dei sintomi legati ai disturbi venosi.
Proprietà simili a quelle della diosmina sono state associate anche a un altro flavone, l’esperidina (da cui può essere ottenuta la diosmina).
La diosmina è da considerarsi un integratore. Come per ogni altro integratore, la sua assunzione, con le rispettive modalità e tempi, dovrebbe dovrebbe far seguito al parere del proprio medico.
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Caterina Negro
Biologa Nutrizionista
IG: @caterinapt